Se io curo la varicella ad una bambina
e
la varicella non è la malattia
allora
io curo ad una bambina quella che non è la malattia
Bambina morta a Reggio Emilia per diagnosi errata ad un pronto soccorso
Se io curo la varicella ad una bambina
e
la varicella non è la malattia
allora
io curo ad una bambina quella che non è la malattia
Bambina morta a Reggio Emilia per diagnosi errata ad un pronto soccorso
Una competizione elettorale, cioè riuscire a raccogliere più voti del proprio avversario, è una lotta dove chi vince vince e chi perde perde. Si può provare a vedere se chi ha perso ha invece vinto e di conseguenza chi ha vinto ha perso, ma se succede è certamente scandalo perché le votazioni non sono state regolari.
Comunque non si può evitare il fatto di dire che la vittoria comporta la consapevolezza da parte di chi ha perso che il vincitore è l’altro. Quindi bisogna riconoscere la propria sconfitta, in caso di voto assolutamente regolare. Cosa che Donald Trump ha accuratamente evitato facendo le dichiarazioni che ha fatto, e che tutti i media mondiali con gli occhi puntati sugli Stati Uniti hanno ripreso fin nei minimi dettagli.
La domanda a questo punto è una sola: perché il Partito Repubblicano non fa qualcosa vista questa scorrettezza madornale? La risposta può essere che Hillary Clinton è di per se, indipendentemente da Trump, un candidato vincente. E mettere qualcuno di diverso adesso significherebbe buttare alle ortiche un lavoro di mesi su Trump nell’opinione pubblica. Togliere Trump, per intenderci, non farebbe sufficientemente da traino per gli elettori perché chi verrebbe dopo non saprebbe molto probabilmente colpire perfettamente alla pancia come Trump ha abituato a fare sull’elettorato. Quindi vada per la mancanza di rispetto, perché non si sa come fare diversamente da adesso.
Trump non è un candidato adatto a fare il Presidente degli Stati Uniti, per ‘meriti’ acquisiti, ma i repubblicani non sanno chi metterci al suo posto. Hillary Clinton va benissimo dov’è e ha alle spalle un buon lavoro di propaganda. Sarebbe una bella sfida vedere i repubblicani con qualcun’altro alla vetta che cerca di togliere alla Clinton i punti di vantaggio. Chissà se lo faranno mai…
Virginia Raggi, candidata sindaco di Roma per il Movimento 5 Stelle, ha dichiarato che tra qualche anno si potrà anche parlare di Olimpiadi a Roma, adesso la priorità è far ripartire la città.
Il referendum fino a che punto è inflazionato come strumento di democrazia?
Il presidente della Consulta italiana ha dichiarato che al referendum sulle trivelle in mare si deve votare.
La notizia (clicca qui per aprire la pagina) © LaRepubblica.it
Sergio Marchionne ha dichiarato che in Italia voterebbe per Renzi
Pur essendo un contenuto tipico del blog Un’editorialista, si prova a parlare senza il vincolo di un contenuto tematico.
Sempre più, da parte dei siti di informazione c’è la tendenza di parlare di dati statistici. Di cui il maggior fornitore è l’Istituto di Statistica nazionale, l’ISTAT. Non è una tendenza momentanea, e neppure una moda iniziata da poco tempo, ma è un fare informazione dicendo alla gente quello che, nella generalità, succede al paese.
C’è un duplice scopo in questo, cioè nella volontà dell’ISTAT di dire come vanno le cose: rincuorare i deboli e preoccupare i forti. Cioè dire a chi sta male che le cose in generale vanno meglio. E a chi sta bene che deve stare attento, perché possono peggiorare le condizioni personali, se non c’è attenzione al “proprio”.
Non si capisce, però, come mai i dati sembrano andare tanto bene, in questi ultimi periodi. Uccellaccionismo del malaugurio a parte, si può forse pensare che i giornali nazionali fanno a gara a compiacere il governo? Oppure per non far abbassare le visualizzazioni dicono quello che i dati dicono, ma dal versante della parte migliore?
Alla fine di tutto quanto, non deve mancare la capacità analitica che alcuni mezzi di informazione mettono in campo con i loro uomini migliori. Sono loro che fanno giustizia in generale, che dicono, chi in un modo chi in un altro, quello che succede. Forse loro parlano di quel quid di giustizia nei dati che la news mette magari nell’ultima riga. Ma chissà come mai passano da uccellaccio del malaugurio…
Se il cannone a vapore toglie lo smog
e
la città di Pechino è piena di smog
allora
il cannone a vapore toglie ciò di cui è piena la città di Pechino